Grazie all’orienteering, ho sempre avuto l’opportunità di esplorare luoghi nascosti, lontani dalle rotte turistiche. A volte si tratta di posti immersi nella natura, altre volte di piccoli angoli urbani dove la gente del posto mi accoglie nelle loro vite.
Mangio a casa loro, visito i loro templi, scopro le loro passioni, i pensieri e le tradizioni quotidiane.
Non tutti viaggiano con questo spirito. Mi è capitato di incontrare persone che non vogliono mai uscire dalla loro comfort zone. Ricordo un allenatore, durante un viaggio in India, che si nutriva esclusivamente di McDonald’s e Coca-Cola. Non voleva nemmeno provare un caffè locale.
Osservarlo mi ha fatto riflettere su quanto sia diversa la mia esperienza.
Io amo lasciarmi sorprendere dal nuovo: dai cibi locali ai piccoli dettagli della vita quotidiana. Essere aperti e curiosi trasforma ogni viaggio in un’occasione di crescita.
Tutt’ora non riesco a capacitarmi di tali ristrettezze di visione. Ma sopratutto, quante cose si è perso! Quanti gusti differenti, quante persone differenti, quanti contesti diversi…
La mia indole è quella di esplorare, chiedere e sperimentare quando viaggio.
Anche a livello di cibo. Infatti sono vegetariana da anni(precisamente latto-ovo-vegetariana)ma di recente ho scoperto di essere “flexitariana”. Flexi che? Ossia la tendenza è quella di avere un’alimentazione senza carne, ma in alcuni casi consente l’inclusione moderata della carne. Questo perché quando si viaggia si può scoprire tanto della cultura locale attraverso il cibo!
Perciò quando esco fuori per cene di lavoro durante i miei viaggi, assaggio anche quei piatti tipici che contengono carne. Altrimenti mi pare di lasciarmi sfuggire un’occasione! Eccone alcuni, con i miei compagni di merende 😛









E tu, come vivi i tuoi viaggi? Ti lasci andare o preferisci restare sul sicuro?